Monthly archives: aprile 2015

ARROSTO IN SALSA TONNATA

Un classico dei pranzi “cerimoniosi”, quelli per le Prime Comunioni di noi bambine, con zie, cugini e amici che girovagavano per casa con il loro piattino ricolmo di appetitose pietanze, dalle tartine del Roffia (metà con la gelatina, metà senza) all’insalata di riso, qualche buon affettato e formaggio, e il classico Vitello Tonnato. Ora come allora lo presenti ad un pranzo con molti commensali e … il piacere di vederlo gustare da tutti è il medesimo di allora.

KG. 1.2 ARISTA DI VITELLO o MAIALE, 1 BICCHIERE VINO BIANCO, 1 CIPOLLA,  ALLORO, SALE, PEPE

1 UOVO E 2 TUORLI, ML.100 OLIO SEMI ARACHIDI, ML.120 OLIO EXTRAVERGINE OLIVA, SALE, 1 CUCCHIAINO SENAPE, 1 CUCCHIAIO ACETO DI MELA, SALE, GR.300 FILETTI DI TONNO SOTTOLIO.

Per la preparazione della carne, la ricetta classica richiederebbe un “girello o magatello” di vitello, lessato con le verdurine in acqua salata e lasciato raffreddare nel suo brodo prima di affettarlo. Io ho provato una ricetta diversa, facendo cuocere la carne, un bel pezzo di arista di maiale senza osso, ben massaggiata con sale e pepe su tutta la superficie, in una rostiera con olio e cipolla tritata, lasciandolo “scottare” su tutti i lati. Sfumare poi con il vino bianco, unire un paio di foglie di alloro e cuocere semi coperto per un ora e mezza, rigirando sovente e bagnando ogni tanto con acqua o vino bianco. Lasciare poi raffreddare bene la carne prima di affettarla.

Per la salsa tonnata ho attinto alla ricetta di Luca Montersino, che “pastorizza” le uova utilizzando olio di semi bollente. Porre in un bicchiere adatto al frullatore ad immersione,  uova e tuorli, insieme a sale e senape. Iniziare a frullare, poi aggiungere a filo l’olio di semi ben caldo, alternandolo a olio di oliva a temperatura ambiente e poche gocce di aceto di mela (quest’ultimo meglio se scaldato anch’esso al microonde). Procedere aggiungendo, poco per volta, questi tre liquidi alternandoli, fino ad ottenere una consistenza cremosa.

A parte stemperare con una forchetta i filetti di tonno, sgocciolato dall’olio, con i filetti di acciuga sottolio e i capperi ben sciacquati e sminuzzati. Unire il tutto alla maionese, mescolare bene e condire l’arrosto tagliato a fettine sottili. Si può anche decidere di distribuire le fettine di carne nel piatto e dosare per ciascuno una cucchiaiata di salsa, conservando il resto in una salsiera da servire a parte.

SPAGHETTI al farro con sugo di arrosto

Una lauta cena in compagnia, dall’antipasto al dolce: si pensa sempre di fare tanto, ma, a dire il vero, le bocche si saziano e avanza ben poco: una bella soddisfazione!! Però quell’ottimo sugo di arrosto (vedi “Lonzino glassato all’uva e cipolla rossa”) è talmente invitante da farmi pensare ad una spaghettata ghiotta e cremosa. Eccola

GR. 150 FONDO DI ARROSTO, GR.30 PANNA FRESCA, GR.300 SPAGHETTI DI FARRO, TIMO, GLASSA AL CARAMELLO

Con il fondo di arrosto, privato di eventuali foglie di alloro, rametti di rosmarino e spicchi d’aglio, creare una salsa frullandolo con l’aggiunta di panna fresca fino a raggiungere la consistenza cremosa. Cuocere la pasta al dente, scolarla e condirla con la crema ottenuta. Profumare con foglioline di timo fresco e con qualche goccia di caramello.

BROWNIES al Cioccolato Fondente

Ho scoperto la praticità di preparare i Brownies già da qualche anno, in occasione di compleanni o merende dei miei figili con amici. Parlo di praticità perché è un dolce che si prepara il giorno prima, non richiede riposo prima dell’infornata, e risulta perfetto se cotto in una teglia rettangolare bassa che consenta poi di porzionarlo a quadrotti, ideali per una merenda in piedi. Il successo, tra i ragazzini, è assicurato!!

GR.150 FARINA, GR 8 LIEVITO X DOLCI, GR. 30 CACAO, GR.200  CIOCCOLATO FONDENTE (DI CUI GR.90 DA FONDERE, LA RESTANTE PARTE DA RIDURRE A SCAGLIE), GR.200 BURRO, GR.400 ZUCCHERO, 4 UOVA, GR. 60 MANDORLE, GR.60 UVETTA.

 

 

Lavorare il burro (che deve essere morbido, a temperatura ambienta) con lo zucchero, fino ad avere un bel composto spumoso. Intanto setacciate la farina con il lievito ed il cacao amaro. Sbattere leggermente le uova e unirle, poco per volta, al composto di burro e zucchero. Aggiungere infine, sempre poco per volta e senza più utilizzare la frusta, ma eventualmente la “foglia” o, semplicemente, una spatola in silicone, le polveri miscelate. Da ultimo unire al composto le mandorle tritate, le scagliette  di cioccolato e l’uvetta, precedentemente ammollata, sciacquata e asciugata.

Rivestire con un foglio di carta forno una teglia rettangolare e versarvi il composto preparato. Distribuire uniformemente e infornare a 180° C per 30 minuti, facendo la prova dello stecchino per verificare la cottura.

Lasciare raffreddare prima di porzionare

 

 

FETTUCCINE CON CRUMBLE ALLE OLIVE E PESCE SPADA

Siamo pronti a pranzare all’aperto. Forse un “lusso” che non tutti pensano di potersi permettere, anche se  un piccolo spazio, profumato con qualche vasetto di fiori ed erbe aromatiche, un po’ raccolto e ben soleggiato, non è così difficile da allestire anche su un piccolo terrazzino, che può diventare teatro di pranzi ricchi di  romanticismo.

GR.200 PESCE SPADA, 1 SPICCHIO AGLIO, 3 CUCCHIAI OLIO OLIVA, GR.100 OLIVE TAGGIASCHE IN OLIO EXTRAVERGINE, 2 FETTE DI PANE SEMI RAFFERMO, GR.80 POMODORINI SOTT’OLIO, ORIGANO, SALE.

Lessare le fettuccine all’uovo in abbondante acqua calda salata. Il tempo di cottura è piuttosto breve: 5-6 minuti. Preparare intanto un crumble, ossia un impasto croccante ottenuto sbriciolando (crumb significa  briciola in inglese) pane semi raffermo, olive Taggiasche, pomodorini semi secchi sott’olio e origano. Utilizzare la mezzaluna, il coltello o, più comodamente, un cutter. Il risultato sarà un intingolo granuloso, profumatissimo e davvero saporito. Tagliare a fettine sottili una fetta di pesce Spada e farla appena scottare in una padella ben calda con poco olio e uno spicchio d’aglio schiacciato.

Scolare la fettuccine al dente e porle ad insaporire nella padella, con il pesce. Mantecare con poca acqua di cottura della pasta, poi servire nei singoli piatti, distribuendovi sopra una cucchiaiata di crumble alle olive.

QUICHE CON PISELLI, SPECK E PATATE

Finalmente un raggio di sole dopo una domenica di Pasqua decisamente grigia. Bel pranzo in famiglia, con tanto di grigliata nonostante le previsioni tendessero a scoraggiare anche il più ostinato fuochista: ma Carlo, quando si parla di BBQ non teme avversità, ed ha avuto anche oggi ragione. Cosa portare per contribuire ad imbandire il lauto pranzo? Una torta salata, con piselli freschissimi, speck, formaggio e patate.

1 ROTOLO SFOGLIA RETTANGOLARE, 5 PATATE PASTA GIALLE, COTTE A VAPORE, GR. 200 PISELLI COTTI A VAPORE, GR. 120 SPECK ALTOADIGE, GR.200 TALEGGIO, GR. 200 MOZZARELLA, GR.60 PARMIGIANO, 3 UOVA, SALE, PEPE.

Stendere la sfoglia in una teglia rettangolare rivestita con carta da forno. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta. In una ciotola mescolare le patate cotte a vapore e lasciate raffreddare, i piselli, anch’essi cotti e raffreddati.

Ridurre le fette di speck a striscioline e unirle alla verdure. Tagliare a piccoli pezzi il Taleggio e la mozzarella, e aggiungerli agli altri ingredienti. A parte sbattere leggermente le uova con sale e pepe, poi versare nella teglia distribuendo uniformemente. Completare spolverizzando con il Parmigiano grattugiato.

Cuocere in forno a 190° C. per 30′ circa. servire tiepido.

CANAPE’ A BUFFET

Voglia di sapori sfiziosi!! Un ricco buffet di aperitivi è un piacevole piccolo lusso che, ogni tanto ci si può concedere. E’ vero: spesso, in alcuni locali, l'”Happy -Hour” è un concentrto di cibo “non propriamente sano”, e si corre il rischio di fare il pieno di grassi, dalle patatine alle fritturine, tanto sfiziose quanto, se non cucinate correttamente, critiche per il fegato!! Ma a casa tutto cambia!! Resta il piacere della creatività e, in giusta misura, della “trasgressione” alla dieta, ma il danno maggiore sarebbe l’ostinata rinuncia al piacere del palato.

Qui la proposta di Canapè, piccolo antipasto spalmato su fettine di pane senza crosta, con crema al formaggio e Hummus, la salsa di ceci, in versione lemon- free.

 

GR. 150 GORGONZOLA DOLCE, GR. 30 PANNA FRESCA, SALE, NOCE MOSCATA, OLIVE TAGGIASCHE

1 SPICCHIO AGLIO, 2 CUCCHIAI OLIO, GR.150 CECI GIA’ COTTI (AL VAPORE), SALE, PEPERONCINO, OLIO LIMONATO, 1 C. SEMI DI SESAMO NERO, 1 C. SEMI DI GIRASOLE

Per la crema al formaggio occorre solo amalgamare il gorgonzola (per chi lo preferisce si può sostituire con un Caprino fresco o stagionato, o altro tipo a proprio gusto) con la panna fresca. Se si vuole un composto più soffice la panna va montata, altrimenti servirà a rendere più cremoso il formaggio. Condire con spezie e aromi e distribuire su bocconcini di pane (va benissimo il pane a cassetta) e guarnire con olive Taggiasche.

Per l’HUMMUS, che in arabo significa ceci, occorre far saltare in padella i ceci con olio, aglio e peperoncino, poi frullarli con olio limonato, semi di girasole e di sesamo. Diluire, se necessario con poca acqua e aggiustare di sale. Anche questa preparazione è velocissima e davvero sana: i semi di girasole hanno un basso tenore di grassi ed un elevato valore proteico e vitaminico; il sesamo contiene calcio, fosforo ed è ricco di antiossidanti; i ceci .. inutile aggiungere altro: un puro concentrato di salute!!

SPAGHETTI al tonno, Bottarga e mascarpone

Avevo voglia di un primo di pesce, da assaporare all’aperto in queste prime giornate di tepore primaverile. In casa, però, ho trovato solo dei filetti di  Tonno in olio extravergine, ottimi soprattutto quelli conservati in vaso di vetro e lavorati a mano. Immancabile poi, nella mia dispensa, la Bottarga  di Tonno grattugiata, che, anche su un semplice spaghetto al burro,  fa sempre una egregia figura. Per viziarmi un po’ ho poi pensato di aggiungere la cremosità del mascarpone … e il piatto mi ha soddisfatto a dovere.

GR. 300 SPAGHETTI N°5, GR. 200 FILETTI DI TONNO SOTT’OLIO SGOCCIOLATI, GR. 125 MASCARPONE, BOTTARGA DI TONNO q.b.

Preparazione velocissima. Intanto che gli spaghetti cuociono al dente in acqua salata, stemperare il tonno con i rebbi della forchetta, senza spappolarlo troppo. Aggiungere il mascarpone e mantecare con poco sale, eventualmente unire poco olio di conserva del tonno.

Scolati gli spaghetti condirli con la salsa ottenuta, guarnendo con abbondante Bottarga grattugiata e qualche oliva.

LINGUINE al pesto di rucola e calamaretti

“Semi-copio” questo piatto, perchè come sempre non resisto alla tentazione di personalizzare le preparazioni che vedo realizzare da altri, complice spesso non solo la mia fantasia ma soprattutto la disponibilità dei prodotti che utilizzo. E’ un primo di pesce e di verdura, declinata in un pesto saporito e colorato.

Per il pesto di rucola: GR. 150 RUCOLA BIOLOGICA, GR.80 MANDORLE NON PELATE, GR. 100 PARMIGIANO MEDIA STAGIONATURA, 1 SPICCHIO AGLIO, POCO SALE GROSSO IODATO, ABBONDANTE OLIO EXTRAVERGINE

Per il sugo: GR. 300 CIUFFI DI CALAMARO, 1 POMODORO CUORE DI BUE, SALE, PEPE, OLIO EXTRAVERGINE, 1 SPICCHIO AGLIO

Come prima cosa preparare il pesto di rucola, tritando al mixer tutti gli ingredienti elencati, avendo la cura di azionare il mixer a singoli impulsi, per non ridurre il composto in una poltiglia oleosa.

Pulire i molluschi, separare i tentacolini dal corpo e tagliare questo a striscioline. Condire a crudo con sale e pepe, poi tuffare i calamaretti in un capace tegame in cui stia quasi fumando l’olio profumato con uno spicchio d’aglio. Lasciarveli pochi istanti e scolarli su un foglio di carta assorbente. Lavare e privare il pomodoro dei semi, e ricavare delle sottili striscioline dalla sola parte esterna. Salare e ungere con olio

Condire con i molluschi e il pesto le linguine cotte al dente e consumare ben caldo.

CROSTATA DI FRUTTI ROSSI

Ricordo che, da bambina, l’arrivo della bella stagione, quando dopo Pasqua si cominciava a pranzare all’aperto, era caratterizzato dal dolcissimo profumo delle fragoline di bosco. Le poche piantine, accuratamente “seguite” da mio papà, in qualche anno avevano creato un tappeto odoroso proprio sotto la terrazza, e noi bambini ne coglievamo quasi quotidianamente una ciotolina, scegliendo tra quelle più mature. I miei figli, al contrario, possono soddisfare la loro voglia di fragole anche a Febbraio, trovandone di belle grosse esposte dal fruttivendolo. Non hanno molto in comune con quelle di allora, ma adesso, in Aprile, si lasciano gustare.

Per la frolla:  GR. 250 BURRO DI PANNA, N° 4 TUORLI UOVO, GR. 170 ZUCCHERO, GR. 420 FARINA 00, SCORZA LIMONE, VANIGLIA, PIZZICO DI SALE.

Per la crema pasticcera: ML.500 LATTE, GR.150 TUORLI, GR.150 ZUCCHERO, GR.18 AMIDO DI MAIS, GR.18 AMIDO DI RISO, VANIGLIA.

Per guarnire: FRUTTI ROSSI

 

Per prima cosa montare i tuorli con lo zucchero a velocità sostenuta. Si può anche pensare di utilizzare gr.100 di zucchero semolato e gr. 70 di zucchero a velo: la consistenza della frolla risulterà più morbida e aromatica. Portare il burro a temperatura ambiente (io utilizzo il microonde) e unirlo alle uova montate. Aggiungere ora le polveri (farina, semi di vaniglia,sale) precedentemente setacciate e la scorza di limone grattugiata (io ne metto davvero poca perché non amo molto il gusto della scorza di limone). Quando la consistenza dell’impasto è morbida, mettere a riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.

Preriscaldare il forno a 180° C. Riprendere l’impasto dal frigorifero, lavorarlo poco per renderlo nuovamente elastico, poi stenderlo col mattarello in uno strato di 4 millimetri circa. Imburrate uno stampo a cerniera, (o un qualsiasi altro stampo, sebbene si debba poi fare molta attenzione a non rovinare il dolce quando lo si sforma) sia sul fondo che sul bordo; disporvi un disco di frolla sufficientemente ampio da rivestire  fondo e  bordo. Bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, posizionare sulla frolla un foglio di carta alluminio sufficientemente grande da “sbordare” la torta, e versarvi sopra legumi secchi, o sale grosso, o altro idoneo a tenere in forma la base della crostata.

Cuocere a 180° C. per 25-30 minuti circa, verificando la cottura  ed eventualmente rimuovendo il contenuto posto a tenere in forma e proseguendo la cottura “scoperta” per 5′. Lasciare che il dolce raffreddi prima di sformare.

CREMA PASTICCERA: si può procedere portando a bollore il latte, aromatizzato con la stecca di vaniglia, poi versarvi le uova e lo zucchero precedentemente montati, lasciare riprendere il bollore e mescolare energicamente con la frusta, allontanandosi dal fuoco. Oppure si possono  sbattere appena le uova e lo zucchero in un recipiente per microonde, aggiungere il latte e le polveri, coprire ermeticamente il recipiente e far cuocere nel microonde alla massima potenza per un minuto. Togliere dal forno, verificare la consistenza, mescolare, coperchiare nuovamente e ripetere l’operazione un paio di volte, magari per soli 30 secondi a volta per non far addensare troppo. Lasciare poi raffreddare ben coperto. Aggiungere, a piacere, mascarpone o panna montata per ottenere una maggiore cremosità.

A freddo montare il dolce distribuendo la crema pasticcera o chantilly sulla crosta di frolla, decorare con la frutta fresca, spennellare con la gelatina per dolci (anche spry) e tenere in frigorifero per un paio d’ore. Servire non troppo fredda.

Uova marmorizzate e misticanza

Beh, non posso dire si tratti di una ricetta!! E’ tradizione, per Pasqua, presentare in tavola le uova: da quelle piccoline di quaglia (molto sfiziose e meno grasse di quelle di gallina) a quelle sode, tagliate a metà e riempite, nella cavità, con una crema di tuorlo sodo, maionese e tonno, a quelle inserite “a sorpresa” nella Torta Pasqualina, o nei tradizionali Pani di Pasqua. Insomma tante uova … e tanto colesterolo che avanza!! Ma se non si esagera, e si abbina l’uovo ad una buona dose di verdura, la dieta non dovrebbe risentirne troppo. Così propongo l’idea, già da altri sperimentata, di marmorizzare le uova, tanto per donare eleganza e particolarità ad una portata semplice e primaverile.

Nella idea che illustro, ho fatto cuocere le uova nell’acqua in cui avevo precedentemente lessato il riso Venere. Le uova vanno poste nell’acqua in ebollizione e lasciate cuocere per 6-8 minuti, in modo che inizino a rassodare. Occorre poi scolarle dall’acqua con un mestolo forato, rompere il guscio in più punti senza però levarlo, e rimettere le uova in ammollo nell’acqua tinta. Lasciarvele fino a raffreddamento, poi sgusciarle e servirle con una misticanza di insalata o altre verdurine novelle.

TORTA Gastronomica Pasquale

Ormai mancano davvero pochi giorni per arrivare pronti ad imbastire una bella tavola per Pasqua. Non so se il tempo resterà bello come oggi, ma di sicuro, con l’aria un po’ più freschina, non mancherà certo l’appetito. Mi è venuta voglia di ricreare un classico delle feste : il Panettone Gastronomico. In effetti lo si associa al Natale poiché nel suo nome è presente la parola  Panettone, ma, in occasioni di pranzi importanti, per piccole cerimonie o nelle imminenti festività Pasquali, la proposta di questo sontuoso piatto, che alterna pane morbido a farce dai sapori marcati e ricercati, resta sempre una valida alternativa ad altri antipasti del genere. Ecco che vi presento la Torta Gastronomica Pasquale

1 PANETTONE SALATO (O SEMPLICEMENTE DELLE FETTE DI  PANCARRE’ DA  ASSEMBLARE A MO’ DI PANETTONE), GR. 100 FORMAGGIO GORGONZOLA, GR.100 MASCARPONE, GR.200 SALMONE AFFUMICATO, GR.200 GAMBERETTI, GR.80 UOVA DI LOMPO, GR.150 PANCETTA COPPATA, GR.150 PROSCIUTTO COTTO, GR.100 SALAME MILANO, OLIO, SALE, ARANCIA.

La creazione di questo Pane Gastronomico, che ho pensato, per l’occasione, di ribattezzare  Torta Gastronomica Pasquale, consiste semplicemente nell’alternare le fette di pane morbido, spalmate con crema al formaggio Gorgonzola e Mascarpone, ad altre velate di maionese su cui poggiare fette di salame, o impreziosite con uova di Lompo e burro salato, altre insaporite con poco mascarpone (o maionese) e gamberetti, oppure con affettari e formaggi a piacere.

La riuscita del piatto sta nel fatto che ognuno assapora sfiziosità differenti, che si caratterizzano, ciascuna per  gusto, consistenza e  tavolozza cromatica. Buon appetito!

MOZZARELLA SCOMPOSTA con Salmone e caramello

Sfogliando riviste alla ricerca di qualche idea per il pranzo di Pasquetta, giorno in cui avrò ospiti i parenti di mio marito, mi ha  intrigato parecchio la fotografia di una “Millefoglie di mozzarella e salmone”, proposta da un importante chef, sorrentino di nascita ma romano di adozione, pubblicata su una rivista di un paio d’anni fa. Vista la bella giornata e la spesa da fare, ho acquistato il necessario e, appena sistemata la spesa tra frigorifero e dispensa, non ho esitato a riproporla, utilizzando la mozzarella di Bufala, freschissima e saporita, e introducendo il caramello al caffè a bilanciare l’affumicato del salmone. Provare!

GR.200 SALMONE AFFUMICATO NORVEGESE, 2 MOZZARELLE DI BUFALA, GR.50  MISTICANZA DI INSALATINA NOVELLA, SALE, PEPE, OLIO EXTRAVERGINE, 2 POMODORINI SALDI, SALSA AL CARAMELLO.

La preparazione è immediata: distribuire sui singoli piatti alcune foglioline di insalata, salare poco, poggiarvi sopra una fettina sottile di salmone, una fetta di mozzarella (quella di Bufala non deve essere tagliata troppo sottile altrimenti si sfalda), un fili d’olio, e proseguire con questa alternanza per almeno quattro strati. Completare con uno spicchio di pomodorino, condire con poco olio e qualche goccia di caramello.

MERENDA ALL’APERTO

E’ l’ultimo giorno di marzo, il sole è bello caldo, gli alberi da frutta, i prunus, le azalee, quei fiorellini viola e bianchi che crescono spontanei  nei prati, hanno ulteriormente contribuito a rallegrare questo pomeriggio primaverile. Un bel vento spazza ogni nuvola dal cielo. Che altro dire: prima fantastica occasione per una merenda all’aperto!

Non si tratta di una ricetta; semplicemente lasciarsi coinvolgere dal piacere dell’aria pulita e fresca e allestire un tavolo con marmellata e cornetti, succo di frutta, un cestino di frutta fresca e, come sfizio goloso,  delle brioches fragranti e friabili, farcite con panna e fragole. Sono da gustare con gli occhi, per i pochi istanti in cui provo a immortalare la merenda in una fotografia: poi sarà “mambassa”.

MINI PANZANELLE con Cannellini e Cipollotto

Torno a “recuperare” il pane preparato in abbondanza qualche giorno fa. A volte ne faccio una Torta Paesana, dolce tipico della Brianza, profumato all’amaretto e ricco di cacao, uvetta e pinoli; ma siamo in Quaresima – e questo, a dire il vero, non mi vieta di sbizzarrirmi con le fragole in squisitezze dolciarie-, per cui preferisco elaborare una nuova panzanella, con fagioli cannellini e cipollotto rosso.

GR. 200 PANE SEMI RAFFERMO, GR.30 SEMI DI GIRASOLE, GR. 200 FAGIOLI CANNELLINI LESSATI, 1 CIPOLLOTTO ROSSO, TIMO FRESCO, OLIO EXTRAVERGINE, SALE, ACETO DI MELA, ERBA CIPOLLINA, GR. 100 RICOTTA DI PECORA, 1 CUCCHIAIO OLIO DI RISO.

Ridurre il pane in pezzi adatti ad essere posti nel tritatutto. Unirvi i semi di girasole (da me preferiti ad altri ingredienti pure adatti, tipo nocciole, arachidi o pinoli, poiché questo seme oleoso contiene molte proteine e vitamine, oltre ad svolgere azione antibatterica ed antitumorale), 1 cucchiaio di aceto e iniziare a tritare, in modalità “impulso” per non ridurre in purea il composto.

A parte tritare piuttosto finemente il cipollotto rosso, più delicato rispetto alla cipolla. Tagliare a coltello, o con la mezzaluna, i cannellini lessati, ottenendone  un trito non eccessivamente sminuzzato. Amalgamare tutti gli ingredienti, condire con olio, sale, le foglioline di timo fresco e pezzettini di erba cipollina. Conservare coperto per almeno un ora per meglio insaporire il composto.

In una ciotolina setacciare la ricotta di pecora (per me più gustosa, ma è ugualmente adatta anche quella vaccina) con poco olio (ho utilizzato quello di riso, per dare lucentezza senza appesantire), pepe e quasi niente sale, poiché la ricotta di pecora, a mio parere, ha già una sua corretta sapidità.

Riprendere il contenitore con la panzanella, mescolare bene, poi disporre 2 cucchiai di composto in singole ciotoline; creare con la crema di ricotta piccole quenelle, utilizzando 2 cucchiai, e disporle sopra la panzanella. Guarnire con fili di erba cipollina, curry in polvere o curcuma.