La giornata ha un buon inizio se, profumata e fragrante, si gusta una delicata brioches con un inebriante caffè fumante. Certo, occorre pensarci con anticipo, poiché la lievitazione ha i suoi tempi, ma se non si vuole emulare il panettiere anche negli orari proibitivi di levataccia, basta prepararle la sera prime, lasciarle ben coperte sotto una campana di vetro, e la mattina seguente daranno il massimo della loro squisitezza.
Ingredienti per 12 pezzi:
La preparazione è semplice, soprattutto se ci si avvale di una planetaria per l’impasto, che deve essere prolungato fino a cordatura.
Sciogliere il lievito di birra fresco nel latte. Versare nella planetaria la farina, lo zucchero, le uova leggermente sbattute e l’estratto di vaniglia. Azionare la macchina utilizzando il gancio per impastare. Dopo un paio di minuti aggiungere il lievito sciolto nel latte e proseguo ad amalgamare per altri 5 minuti. Inserire ora, poco alla volta il burro a pomata e, da ultimo, il sale. Quando tutto il burro si è incorporato al composto aumentare leggermente la velocità e proseguo ad impastare per altri 5 minuti, fino ad ottenere un composto liscio. Coprire con pellicola e lasciare lievitare a temperatura ambiente per un ora e trenta minuti.
Trascorso questo primo riposo, rilavorare velocemente l’impasto con un tarocco, o a mano, per un paio di minuti, poi coprire nuovamente con pellicola e lasciare lievitare per almeno due ore. Riprendere il composto, suddividerlo in 10-12 porzioni e dare loro la forma di brioches, ossia di piccole pagnottelle sferiche (oppure stendere l’impasto a formare un rettangolo di circa mezzo centimetro di spessore e ricavare dei triangoli lunghi e stretti da avvolgere, dalla base verso il vertice a formare il cornetto.
Distribuire le brioches in singoli stampini tondi (io ho utilizzato quelli per mini crostatine da cm.10 di diametro), coprire con pellicola e completare la lievitazione lasciando a temperatura ambiente per un ora. Scaldare il forno a 180°C . Prima di infornare spennellare la superficie con uovo sbattuto e poco zucchero, distribuire su ciascuna brioches uvetta o amarene sciroppate, una spolverata di granella di zucchero e lasciare cuocere in forno per 15-20 minuti.
Capita a me, ma credo a molti, che il momento del pasto, pranzo o cena che sia, risulti molto frammentario: “mi fermo fuori con gli amici”, “sto leggero perché ho gli allenamenti”, “devo assolutamente fare dieta!!”, “studio fino a tardi e spizzico poi qualcosa dopo …” Sempre più difficile trovarsi tutti insieme a tavola, a gustare quei piatti della tradizione italiana che fanno sempre domenica! Così questo arrosto all’olio, una versione preparata con arista di maiale cucinata con capperi, cipolla e acciughe, si è rivelato un ottimo secondo, già affettato e ben condito con la sua salsina, da consumare freddo o riscaldato anche fuori orario.
Ingredienti : per 6 persone
Elimino dalla carne le eventuali parti connettivali più dure. Massaggio tutta la superficie della carne con sale e pepe e pratico delle piccole incisioni a coltello in modo che durante la cottura possa insaporirsi anche all’interno.
Affetto sottilmente cipolla, carota e aglio e li metto a rosolare in un tegame a bordi alti che, per dimensioni, contenga a misura il pezzo di arrosto scelto. Aggiungo anche i capperi dissalati e i filetti di acciuga. Lascio imbiondire a fiamma bassa per qualche minuto, poi scolo dall’olio in eccesso e tengo da parte. Adagio la carne nello stesso tegame e faccio sigillare su tutti i lati, a fiamma viva. Sfumo con il vino, lascio evaporare, poi unisco il trito tenuto da parte e l’olio; aggiungo inoltre tanta acqua calda quanta ne occorre a ricoprire la carne. Profumo con due foglie di alloro e lascio cuocere per almeno un ora e trenta minuti, rigirando ogni tanto. Al termine della cottura estraggo la carne e la tengo coperta in caldo. Aggiungo al fondo di cottura il pangrattato ed il Parmigiano, lascio insaporire un paio di minuti, poi frullo la salsa che servo calda come accompagnamento alla carne affettata.
La stessa preparazione, affettata e condita, può essere conservata in frigorifero per un paio di giorni e servita come arrosto freddo.
Di minestre ne preparo tante. Mi piace, la sera, gustare una buona “tazza fumante”, lasciando alla fantasia e alla disponibilità delle verdure che ho in casa la scelta di quale ricetta cucinare. In autunno e inverno gli ortaggi a disposizione per una salutare minestra sono svariati: zucca, finocchi, sedano, carote, cavolo, patate … e tanti ancora. Il soffritto di cipolla e aglio rende il tutto più gustoso ( in modalità “tutta salute” se ne può fare a meno!!), e l’aggiunta dello zenzero dona la giusta nota corroborante di piccantezza.
Ingredienti : per 4-6 persone
Tagliare la cipolla a rondelle fini e metterla a imbiondire in un tegame con 2 cucchiai di olio. Unire 3 foglie di alloro e lasciare insaporire qualche minuto. Affettare piuttosto sottilmente le carote e unirle alle cipolle. Sminuzzare lo zenzero e unirlo al soffritto.
Tagliare la polpa di zucca a tocchi e cuocerla a vapore nel microonde, mantenendola soda e consistente. Fare lo stesso con le patate, pelate e affettate. Aggiungere le verdure al soffritto, mescolare per fare insaporire, poi colmare con acqua e aggiustare di sale e pepe.
Lasciare cuocere per 15’-20’ a fiamma moderata e semi coperto, in modo che le verdure diventino molto tenere. Levare le foglie di alloro e frullare le verdure per ottenere una crema setosa.
Per la preparazione delle cozze, tritare sedano e aglio piuttosto finemente. Scaldare una padella con poco olio, aggiungere il trito e le cozze sgusciate. Lasciare insaporire qualche minuto, poi servire la crema accompagnata dalle cozze e guarnita con semi di zucca e sesamo e un filo d’olio extravergine.
Una ricetta gustosa e sempre gradita, ricorrente nella mia cucina, è l’Arrosto alle mele, preparato sia con lonza di maiale che con carne di pollo, due carni bianche e “povere” ( decisamente più economiche rispetto al vitello), che personalmente prediligo per la loro versatilità e digeribilità, e reso appetitoso da un mix dolce-salato grazie all’utilizzo di senape, succo di arancia e mele.
Ingredienti: per 4 persone
Affettare le carote e le cipolle e farle soffriggere un una noce di burro e poco olio. Lasciare insaporire per una decina di minuti, rigirandole spesso.
Salare e pepare la carne massaggiandola su tutti i lati. Togliere le verdure dalla casseruola, aggiungere in essa poco olio e adagiare la carne precedentemente spennellata con senape. Farla rosolare uniformemente su tutti i lati. Affettare le mele e unirle alla carne, insaporire con poco sale e la spremuta di una arancia. Profumare con qualche foglia di alloro e proseguire la cottura a fiamma bassa per 40 minuti circa, aggiungendo le verdure tenute da parte e rigirando spesso la carne irrorandola, se occorresse, con poca acqua.
Lasciare intiepidire leggermente l’arrosto coperto prima di affettarlo. Servirlo con le sue verdurine o misticanza.
Presentare in tavola, in occasione di un pranzo di famiglia riunita per festeggiare un compleanno, un bel piatto con i crostacei nella loro interezza .. fa sempre la sua bella scena. E l’abbinamento con la polenta taragna, misto di farina di mais e farina di grano saraceno, rende ancora più calorosa e genuina la nostra riunione familiare.
Ingredienti per 6-8 persone
Il tempo di preparazione di questo piatto sta maggiormente nella accurata pulitura dei gamberoni, cui va tolto il budellino e il carapace senza staccare le teste e le codine. La scelta del prodotto – surgelato o fresco- influirà sui tempi di preparazione, che possono includere anche lo scongelamento in frigorifero per 24 ore.
Preparare i gamberi utilizzando una forbice per aprire l’esoscheletro, rimuovere le gambette e la corazza ed eliminare il budello facendo una piccola incisione dorsale e prelevando con delicatezza il filamento nero, lasciando teste e code integre.
In una padella calda tostiamo i semi di sesamo. Tritiamo finemente del pane raffermo e condiamolo con zeste di limone grattugiate, erbette tritate, poco sale, i semi oleosi tostati e una spolverata di paprika. Con delicatezza distribuiamo la panure nella fenditura creata in ciascun gambero, e adagiamo i gamberoni in teglia su di un foglio di carta forno unto con olio extravergine d’oliva. Inforniamo per 5 minuti a forno caldo a 190°, poi facciamo grigliare per pochi minuti, fino a doratura.
Serviamo i gamberoni adagiandoli sulla polenta taragna – si prepara facendo cuocere per circa 40 minuti la farina in un paio di litri d’acqua salata, utilizzando possibilmente un paiolo in rame con pala motorizzata- Accompagniamo a scelta con verdure – io ho preparato cipolline borretane e rapanelli in agrodolce.
La Torta della Nonna è un classico proposto a fine pasto da molti ristoranti. Questa versione, più golosa data l’aggiunta di uno strato di marmellata, le è valsa il titolo di Torta della Mamma. Come la maggior parte dei dolci che preparo, anche questa torta è un prodotto da forno semplice, con una frolla burrosa e una crema vellutata. Una golosità per ogni momento della giornata
Ingredienti: PER LA FROLLA
PER LA CREMA AL LATTE
Preparare una classica pasta frolla impastando -a mano o in planetaria- dapprima il burro a temperatura ambiante con gli zuccheri ed il miele. Lasciare che il composto si amalgami per alcuni minuti. Unire uno alla volta i tuorli, sempre impastando con la planetaria. Infine aggiungere la farina con un pizzico di sale, ben setacciata, mescolando con una spatola. Avvolgere l’impasto in pellicola e porre in frigorifero per un ora.
Mentre la frolla riposa preparare la crema cotta. Far scaldare il latte aromatizzato con la scorza di limone. Non deve raggiungere il bollore, ma solo scaldarsi. In un recipiente sbattere le uova ed il tuorlo con i semi di vaniglia, lo zucchero e la farina setacciata. Versare sul composto una piccola dose di latte caldo filtrato, e continuare a mescolare per amalgamare bene. Riversare il composto nel pentolino con il restante latte caldo e riportare sul fuoco. Far addensare la crema a fuoco basso, sempre mescolando con la frusta, facendo attenzione a che non si formino grumi. Non deve bollire, solo raggiungere una cremosità fluida. Spegnere la fiamma, allontanare dal fuoco e versare la crema in un recipiente freddo. Coprire con pellicola e lasciare raffreddare.
Quando la crema è ormai a temperatura ambiente metterla in frigorifero per una decina di minuti. Intanto lavorare brevemente la frolla riposata al fresco per darle nuovamente elasticità. Stenderla col mattarello in una sfoglia di 4-5 mm di spessore. Imburrare accuratamente uno stampo da crostata rettangolare di circa cm. 32×12 -meglio con fondo removibile- e rivestire fondo e bordi con la frolla, pareggiando i contorni con un coltello. Bucherellare il fondo e distribuire su esso uno strato di marmellata. Versare sopra la crema all’uovo, livellarla con una spatola, poi coprire con un secondo strato di pasta frolla. Far aderire bene i bordi e sigillare premendo delicatamente. Bucherellare anche questo strato di frolla. Con i ritagli di pasta ricavare delle strisce per guarnire il dolce. Infornare a 180°C e cuocere per 35′ circa. Tolta dal forno lasciare raffreddare la torta prima di sformarla. Spolverizzare con zucchero a velo prima di servire.
Avvolgente, cremoso, intenso: ecco, un primo piatto invernale da gustare fumante, molto lentamente, per ritrovare al ogni assaggio il profumo del rosmarino, la pastosità dei fagioli, la delicatezza del pomodoro.
Il piacere di selezionare le verdure di stagione e renderle protagoniste, come ingrediente principale dei nostri piatti, dovrebbe diventare una sana e piacevole abitudine.
Ingredienti per 4-6 persone:
Per la ricetta posso utilizzare dei fagioli borlotti secchi, fatti rinvenire per una notte in acqua, poi scolati, sciacquati e fatti lessare in acqua, salata solo a fine cottura. Oppure posso utilizzare dei fagioli già lessati.
Metto aglio schiacciato, rosmarino, salvia e olio a scaldare in una pentola dal fondo spesso. Lascio profumare l’olio a fiamma bassissima per 10 minuti, poi levo gli aromi e l’aglio. Taglio a strisce sottili la pancetta e la faccio rosolare nell’olio aromatico per qualche minuto, tanto da stufarla un po’ senza renderla troppo croccante. Scolo la pancetta dall’olio e la tengo da parte.
Trito grossolanamente sedano, carota e cipolla e li lascio dorare nell’olio aromatico. Aggiungo poi i fagioli e faccio insaporire. Unisco la passata di pomodoro e la pancetta dorata. Lascio cuocere il tutto un 5-6 minuti, poi aggiungo la pasta corta, o pasta spezzata, copro con brodo vegetale e aggiusto di sale. Porto a cottura la pasta per circa 6-8 minuti. Prelevo dalla pentola circa metà del contenuto e lo frullo con il mixer ad immersione. Rimetto la crema in pentola e proseguo la cottura per 2-3′. Spengo la fiamma, mescolo e lascio riposare per 5 minuti prima di servire condendo con pepe appena macinato, un filo d’olio e qualche ago di rosmarino.
Zucca, che passione!! Simpatica da vedere, coloratissima come ornamento autunnale, versatile come ingrediente per ricette dolci e salate.
Ingredienti: dosi per 4-6 persone
Affettare a striscioline la pancetta tesa e metterla a riposare per circa mezz’ora in una ciotola con il Marsala.
Affettare sottilmente la cipolla e farla imbiondire in poco olio, una noce di burro e le foglie di salvia. Aggiungere la zucca tagliata a tocchetti, insaporire con sale, pepe, noce moscata e far rosolare per circa 6-8 minuti, a fiamma vivace, mescolando spesso (versare, se occorre, un mestolo di brodo). Spegnere la fiamma e tenere la zucca da parte.
Nello stesso tegame (ben caldo) versare la pancetta scolata dal liquido di marinatura. Farla soffriggere aggiungendo un filo d’olio. Scolarla bella croccante dal suo grasso e tenerla da parte. Nello stesso fondo di cottura versare il riso e farlo tostare a fiamma vivace. Versare il Marsala tenuto da parte e far evaporare. Proseguire la cottura del risotto aggiungendo il brodo ben caldo, poco alla volta. Dopo circa 8-10 minuti unire al risotto la zucca e la pancetta, e terminare la cottura con il rimanente brodo.
Tritare le foglie di sedano e grattugiare il Parmigiano. Allontanare il risotto del fuoco e mantecare con burro, Parmigiano e foglie di sedano tritate. Distribuire nei piatti e completare con Glassa all’aceto balsamico.
Dolce da forno, semplice ma di carattere. E’ una variante del Plumcake che solitamente preparo, visto che si impasta in poco tempo ed è subito pronto per essere infornato. L’accorgimento per una riuscita perfetta del dolce è utilizzare ingredienti a temperatura ambiente, per cui uova, latte e yogurt vanno lasciati almeno un’oretta fuori dal frigorifero. L’aspetto e la consistenza “rustica” dei dolci da forno è qui maggiormente esaltata dall’utilizzo di noci, fiocchi d’avena e un mix di cereali e frutta secca. Per dolcificare ho optato per un Miele millefiori BIO e zucchero di canna integrale Bio.
Ingredienti -per uno stampo da cm.24 x 10
Preriscaldare il forno a 180°C. Rivestire uno stampo da Plumcake da cm. 24 x 10 con carta da forno bagnata e strizzata. Miscelare tutte le polveri: farina, fiocchi d’avena, cereali e noci- io li ho passati al mixer per ottenere una consistenza più fine- con zucchero e lievito. In una ciotola sbattere leggermente le uova e unire yogurt, miele, olio. Tritare grossolanamente il cioccolato bianco. Amalgamare tutti gli ingredienti con una spatola e versare il composto nello stampo. Cuocere in forno già in temperatura per 40 minuti circa. Appena sfornato il dolce cospargere la superficie con scagliette di cioccolato bianco e qualche aghetto di rosmarino: il sapore appena accennato della pianta aromatica conferirà al dolce un aroma insolito e gradevolissimo. Prima di servire ornare con fiorellini di rosmarino, decorativi e edibili.
In cucina il “periodo NO” per me non esiste. Il piacere di preparare qualcosa di gradito ai ragazzi, dopo ore di lezioni al computer, o di ritorno da una passeggiata nei dintorni, è sempre vivo. La semplicità “la fa da padrona”: rapida occhiata in dispensa per sincerarsi di avere gli ingredienti base, un po’ di fantasia per arricchire ogni volta la ricetta con qualche variante ad hoc e… si inizia.
INGREDIENTI: dose per stampo a ciambella da cm. 24
Procedimento molto semplice. Imburrare uno stampo da ciambella del diametro di cm. 24. Accendere il forno a 180 °C.
In una ciotola capiente sbattere le uova con lo zucchero e il miele. Aggiungere poi lo sciroppo, l’olio, lo yogurt e l’aroma di vaniglia. Continuare a mescolare l’impasto con le fruste e unire, poco alla volta, le polveri tra loro miscelate. Versare il composto nella tortiera imburrata, livellare e cuocere in forno a 180°C per 40-45′, verificando la cottura inserendo uno stecco nel dolce (che dovrà risultare asciutto). Lasciare intiepidire prima di sformare.
Avocado, un “frutto” decisamente burroso, ricco di grassi e povero di zuccheri. Ha un “sapore/non sapore” che ricorda vagamente la noce, e condito anche solo con un buon olio extravergine, sale e pepe, acquista una corposità densa, cremosa. Sfizioso per preparare appetitosi stuzzichini, come queste Tartine guarnite.
Ingredienti:
4 FOGLI GELATINA ALIMENTARE
ML.200 LATTE INTERO
2 SPICCHI AGLIO
1 AVOCADO MATURO
ML.200 YOGURT BIANCO
SCORZA LIMONE
SALE E PEPE
Ricetta semplicissima. Ammollare in acqua fredda i fogli di gelatina. Scaldare il latte intero, insaporito con un pizzico di sale, aglio schiacciato e, a piacere, scorza di limone. Quando è caldo filtrarlo con un colino e incorporare i fogli di gelatina ben strizzati, mescolando per scioglierli. Schiacciare con i rebbi di una forchetta -o frullare con il mixer a immersione- la polpa molto matura dell’avocado. Amalgamare quest’ultima al latte aromatico a allo yogurt. Aggiustare di sale e pepe. Versare il composto in piccoli stampini di silicone e conservare in frigorifero, coperto con pellicola alimentare, per almeno 8 ore. Per il servizio adagiare le mini formine di “panna cotta al Guacamole” su tartine e guarnire con fettine di prosciutto, cetriolini, rotolini di zucchina, glassa al Balsamico, semi di sesamo…
Nasce tutto da una bella fetta di Gorgonzola cremoso. La salvia freschissima, in fiore a dare profumo e colore. Un primo piatto gustoso e davvero semplice.
INGREDIENTI: per 4 persone
Affettare sottilmente lo scalogno e farlo imbiondire in poco olio. Lavare e tamponare le foglie di salvia prima di unirle al soffritto. Eliminare la crosta dal formaggio, tagliarlo a tocchi e aggiungerlo al soffritto, insieme con un pizzico di sale e poco latte. Lasciare sciogliere il Gorgonzola a fiamma delicata, coperchiare e spegnere la fiamma. Tuffare la pasta in acqua bollente salata e cuocerla al dente. Scolarla nella crema al Gorgonzola, far saltare per insaporire, servire ben caldo guarnendo con granella di nocciole e fiori di salvia.
Sono i dolci da forno, quelli che profumano la casa di aroma vanigliato, quelli che a guardarli trasmettono genuinità, quelli che a prepararli ci si impiega davvero poco… ecco, questi dolci “di famiglia” sono quelli che donano felicità.
INGREDIENTI:
Raduno tutti gli ingredienti nel “cestello” del Robot da cucina, con la lama inserita. Avvio alla massima velocità e lascio omogenizzare per circa tre minuti. Verso il composto negli stampi da plumcake – con questo quantitativo si ottengono 2 plumcake medi- rivestiti di carta forno, e cuocio per 15′ a 185°C, poi abbasso la temperatura a 160°C e proseguo la cottura per altri 30′ circa.