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CROISSANT

Mi sono iscritta ad un corso di “Dolci da Colazione” proposto da  La Cucina Italiana,  incuriosita dal tema e soprattutto desiderosa di acquisire una certa dimestichezza con i panificati a lievitazione lenta. Cucino spesso torte, biscotti, muffin o meringhe, ma ho sempre accantonato le preparazioni che definisco “a lungo termine”, in cui far riposare l’impasto una, due, tre volte prima di ogni nuova lavorazione … e poi ancora una lenta lievitazione prima di infornare: troppo tempo!!!  Mi sono però ricreduta quando ho sentito il diffondersi del fragrante profumo zuccherino fuoriuscire dal forno, e i dorati Croissant gonfiarsi e caramellarsi: l’assalto alla teglia è stato immediato!!

Ingredienti per circa 25-28 croissant di medie dimensioni :

  • GR. 500 FARINA MANITOBA,
  • ML. 250 ACQUA,
  • GR. 12 LIEVITO DI BIRRA FRESCO,
  • GR. 85 ZUCCHERO SEMOLATO SUPERFINO,
  • PIZZICO DI SALE,
  • 1 UOVO,
  • GR. 300 BURRO DI PANNA.

La preparazione avviene in più tempi, con l’alternarsi di lavorazione e riposo dell’impasto, per un tempo complessivo  di circa 7 ore. All’impasto fa bene riposare, tanto che io l’ho lasciato 12 ore in frigorifero dall’ultima “piegatura” alla stesura finale.

Versare nella planetaria la farina, il lievito sbriciolato, l’acqua e lo zucchero. Avviare la macchina con il gancio montato, a velocità inizialmente bassa affinché si cominci a formare un impasto grezzo. Aggiungere l’uovo leggermente sbattuto e un pizzico di sale. Procedere con la lavorazione aumentando un poco la velocità e fino ad ottenere un composto liscio ed elastico che si stacchi dalle pareti della ciotola e incordi sul gancio. Disporre l’impasto tra due fogli di carta forno, stenderlo in un rettangolo dello spessore di circa un centimetro, avvolgere con pellicola e tenere in frigorifero per 65-80 minuti. Lavorare il burro -precedentemente tenuto a temperatura ambiente- tra due fogli di carta forno, laminandolo con il mattarello fino ad ottenere un rettangolo di circa mm.5 di spessore. Far riposare anch’esso in frigorifero sempre avvolto in pellicola.

Trascorso questo primo riposo stendere l’impasto su una spianatoia leggermente infarinata e ricavare con esso un rettangolo di larghezza pari al panetto di burro laminato e di lunghezza superiore di 1/2 rispetto al panetto di burro laminato – per esempio: se il burro laminato ha una dimensione di cm. 18 x 25, il rettangolo d’impasto avrà una dimensione di circa cm. 20 x 38. Porre il burro laminato sulla sfoglia di impasto, facendo combaciare e sovrapporre  i due rettangoli sul lato corto. Rimarrà una parte di impasto, corrispondente a circa 1/3 della lunghezza totale del rettangolo di impasto, “libera” dal burro. Ripiegare questa porzione “libera” sopra il burro laminato, coprendolo per circa metà. Ripiegare ora l’altra parte di sfoglia, composta da impasto e burro laminato, sula piega appena fatta, in modo che osservando il panetto ottenuto abbia, sul lato corto, 5 strati: impasto-burro-impasto-burro-impasto. Saldare bene l’impasto tutto intorno al burro, in modo da racchiuderlo completamente. Stendere nuovamente la pasta con il mattarello, mantenendo i lati corti  su “basso/alto” ed i lati lunghi “sinistra/destra”. Allungare l’impasto nel senso del “lato lungo”  fino ad uno spessore di circa mm.6. Ripiegare nuovamente a tre, come fatto in precedenza, ossia con una piega a circa 1/3 dell’impasto verso l’interno, e una seconda piega a ricoprire la prima. Avvolgere il panetto ottenuto in pellicola e far riposare in frigorifero per almeno 1 ora. Questa operazione di lavorazione e riposo va ripetuta tre volte. Al termine dell’ultimo riposo stendere l’impasto in una sfoglia di circa mm.6-7 di spessore, una larghezza di circa cm. 30 ed una lunghezza variabile. Tagliare a metà l’impasto nel senso della lunghezza ricavando  due strisce di circa cm. 15 di altezza. Da ciascuna striscia ritagliare dei triangoli con base cm. 10-12. Allungare ogni triangolo tirandone leggermente la punta e iniziare ad avvolgerlo a cornetto, partendo dalla base e facendo in modo che la punta rimanga sotto per evitare che in cottura si srotoli. Disporre i cornetti su una teglia ricoperta con carta forno, coprirli con pellicola e lasciarli riposare per circa un paio d’ore a temperatura ambiente, fino a che raddoppino il loro volume. Preriscaldare il forno a 190°C. Spennellare i cornetti lievitati con latte – oppure latte e tuorlo- e spolverizzarli con poco zucchero. Cuocere per 6-7 minuti a 190°C, poi abbassare a 170°C e completare la cottura per altri 6-7′. Una volta raffreddati possono essere tagliati e farciti con panna, marmellata… oppure glassati con cioccolato.

STRUDEL SALATO con ZUCCHINE e FORMAGGIO ERBORINATO

In alternativa alla tradizionale Torta salata, in cui si dispone la Pasta sfoglia il una teglia tonda e la si farcisce con verdure, formaggi e uova, per poi cuocerla e servirla tagliata a fette, decisi, tempo fa, di realizzare dei semplici ritagli rettangolari di sfoglia, farcirli con verdura e formaggio, avvolgerli su se stessi a formare un rotolo, o strudel, e infornare. Niente di più semplice, niente di più ricercato tra amici e conoscenti, tanto da chiedermi di riproporre questa preparazione in ogni occasione di incontro “culinario”. E con piacere ne illustro la semplicissima realizzazione.

Ingredienti: per 4 persone.   

1 ROTOLO DI SFOGLIA RETTANGOLARE, GR. 200 ZUCCHINE, OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA, MAGGIORANA o ORIGANO, AGLIO, SALE, GR.200 FORMAGGIO ERBORINATO, 1 UOVO, 2 CUCCHIAI DI PANNA, SEMI OLEOSI.

Lavare accuratamente le zucchine, affettarle sottilmente a rondelle e farle cuocere con poco olio e uno spicchio d’aglio, salandole leggermente e insaporendo a piacere con origano o maggiorana. Devono dorare ma restare sode. In una ciotolina sbattere leggermente la panna con l’uovo.

Stendere la sfoglia e ricavarne un paio di rettangoli, nel senso della lunghezza. Disporre al centro di ciascuno alcuni cubetti di formaggio erborinato e distribuirvi accanto le zucchine. Arrotolare la pasta sfoglia su se stessa a formare un piccolo rullo. Sigillarne bene le estremità, spennellarne la superficie con l’uovo sbattuto e cospargere con semi oleosi, semi di papavero o sesamo. Infornare a 180°C per circa 20′, fino a doratura degli strudel. Servire tiepido.

QUICHE DI MELANZANE IN GUSCIO AL CACAO

Mi ero ripromessa di preparare una torta, il Dolce Melciok di Fabio Campoli, perchè mi incuriosiva l’abbinamento del cioccolato con la melanzana -non “nuovo” ad altri  chef  come Ernst Knam. Poi mi è stato richiesto, per una cena all’aperto, di preparare alcune  Torte Salate ed ho pensato di realizzarne una alle melanzane in un guscio di pasta Brisée al cacao. Ne è uscito un appetitoso antipasto, molto delicato e innovativo,  apprezzato per la sua originalità e gusto.

Ingredienti: per uno stampo da cm. 8×32   Per la Brisèe: GR.150 FARINA TIPO O, GR. 75 BURRO DI PANNA, GR.60 ACQUA FREDDA, SALE, GR.20 CACAO AMARO.  Per la farcia: 1 MELANZANA VIOLA, 1 UOVO, ML.125 PANNA, GR. 80 PECORINO, GR.80 ASIAGO, SALE, PEPE, ORIGANO.

Accendere il forno e portarlo alla temperatura di 180°C. Lavare la melanzana, tagliarla a metà nel senso della lunghezza, inciderla con un coltello, dalla parte della polpa disegnando delle losanghe e condirla con sale, pepe, olio e origano fresco. Adagiarla su un foglio di carta forno e farla cuocere per 35′ circa. Lasciarla poi raffreddare nel forno spento. Eliminare  la buccia e ridurre la polpa in una purea.

Preparare la Pasta Brisèe mescolando tutti gli ingredienti  ben freddi -io utilizzo il robot con lama- fino ad avere un impasto compatto e asciutto. Porlo a riposare per 30′ in frigorifero avvolto da pellicola.  Stendere poi l’impasto ad uno spessore di mm.3 circa e rivestire con esso una tortiera lunga e stretta. Adagiarvi sopra un foglio di alluminio o carta forno e distribuirvi dei ceci o sferette di ceramica adatte alla “cottura in bianco”. Cuocere in forno caldo a 180°C per 15′.

In una ciotola sbattere l’uovo con i formaggi grattugiati, unire la panna e insaporire con sale e pepe. Aggiungere al composto metà delle melanzane ed amalgamare il tutto. Distribuire sul guscio di brisèe pre-cotta uno strato di melanzane in purea, sopra versarvi il composto di uova, livellare e cospargere con poco Pecorino rimasto. Infornare a 180°C per 20′ circa. Lasciare intiepidire prima di sformare. Servire a temperatura ambiente guarnendo con pomodorini confit.

FILETTO in crosta con verza agrodolce e porcini

Un secondo piatto che ripropongo, in occasione di cene con amici, quando ho voglia di cucinare un “intramontabile” dei classici arrosti di carne, che, sotto una crosta fragrante e dorata, può racchiude sapori inediti e contrastanti. Oggi ho volto sperimentare un abbinamento audace: la verza, cucinata in agrodolce, con porcini freschi, teneri e profumatissimi. Risultato davvero gradevole e bilanciato.

Ingredienti:  per 6 persone

GR.600 FILETTO DI MAIALE, GR.500 PORCINI FRESCHI, GR. 300 VERZA, OLIO, AGLIO, TIMO FRESCO, ALLORO, VINO BIANCO, CURCUMA, SALE, PEPE, ZUCCHERO, ACETO DI MELA, PASTA SFOGLIA, 1 TUORLO, ML.30 PANNA FRESCA,  SEMI OLEOSI

Eliminare dal filetto di maiale le eventuali parti grasse. Scaldare in un tegame olio, aglio, timo e alloro. Massaggiare la carne con sale e pepe, poi farla sigillare -ossia scottare bene su tutta la superficie- ponendola nella pentola con l’olio caldo. Rigirare spesso per una cottura esterna uniforme. Allontanare dal fuoco e lasciare riposare coperta.

Pulire molto bene i funghi, eliminando parte del gambo se troppo legnoso. Personalmente preferisco raschiare con un coltello seghettato tutta la superficie del fungo, sia cappella che gambo, e sciacquare sotto acqua corrente. Tagliare a pezzi piuttosto regolari i porcini e far soffriggere in padella con olio e aglio. Il porcino fresco, spugnoso, a differenza di un fungo prataiolo da coltivazione, non rilascia acqua, per cui si può aggiungere da subito un goccio di vino bianco e completare la cottura per almeno 10′, a fiamma media. Salare e pepare leggermente solo a fine cottura.

Tagliare a striscioline sottili la verza ben lavata. Far rosolare in poco olio, aggiungere una presa di sale, un cucchiaino di zucchero e un goccio di aceto di mele. Portare a cottura a fiamma bassa, dolcemente, rigirando spesso.

Stendere la sfoglia in un rettangolo che possa avvolgere interamente il filetto. Distribuire sulla sfoglia circa la metà della verza stufata, poi la metà dei funghi, adagiare sulle verdure la carne e profumare con foglioline di timo fresco. Avvolgere il filetto nella sfoglia, facendo attenzione a che la giuntura della pasta resti sulla paste sottostante , e trasferire il tutto in una pirofila leggermente oliata. Spennellare la superficie di sfoglia con tuorlo e panna mescolati, guarnire con i ritagli si sfoglia rimasti e con i semi oleosi. Cuocere in forno già caldo a 190°C per 20 minuti.

Frullare verza e funghi tenuti da parte, aggiungere un pizzico di curcuma diluita in poca acqua e far cuocere per 4-5′ a fiamma bassa.

Unire la panna, lasciare cuocere altri 3-4 minuti a aggiustare di sale e pepe. Servire la salsina in accompagnamento all’arrosto.

TARTE TATIN di CIPOLLE ROSSE, BELGA E PANCETTA

Ho acquistato dei bei cipollotti di Tropea, colorati e invitanti.  Ho pensato subito di riparare ad una piccola mancanza nei confronti di mio marito, che da mesi anela la mia zuppa di cipolle ma, gli rispondo io, “ormai non è più stagione per zuppe!”

Ugualmente saporita e davvero “cipollosa” è questa Tarte Tatin, in cui ho inserito un tocco amarognolo in contrasto al dolce delle cipolle, ed uno affumicato dovuto alla pancetta. Non sempre sono soddisfatta delle varianti che apporto alle ricette – sperimento e poi, magari, non ripropongo-, ma in questo caso il risultato è  ben bilanciato, davvero da provare.

4 GROSSI CIPOLLOTTI DI TROPEA, 3 CESPO DI INSALATA BELGA, GR.150 PANCETTA AFFUMICATA, GR.20 BURRO, 3 CUCCHIAI OLIO EXTRAVERGINE, 2 CUCCHIAI ZUCCHERO DI CANNA, 2 CUCCHIAI ACETO BALSAMICO, SALE,  1 DISCO DI PASTA SFOGLIA, TIMO FRESCO.

Affettare sottilmente la cipolla, dalla base verso l’apice, in modo che i dischi concentrici restino interi.

Porre a scaldare sul fuoco un tegame basso che possa essere utilizzato anche in forno (in alternativa si può usare una pirofila o una teglia, posizionando il frangifiamma sul fornello per distribuire il calore uniformemente). Far sciogliere burro e olio, unire la pancetta tagliata a strisce e lasciare che il grasso si sciolga, a fiamma bassa.

Mettere a stufare le cipolle affettate, mantenendo la fiamma media. Affettare sottilmente anche l’insalata Belga e unirla alla cipolle.

Distribuire sulle verdure lo zucchero e il sale, mescolare, lasciare cuocere qualche minuto, poi versare l’aceto, abbassare la fiamma e proseguire la cottura per altri 10-15′, in modo che le verdure si inteneriscano e caramellizzino.

Portare il forno alla temperatura di 180° C.

Quando le verdure sono tenere e dorate, stendere il disco di sfoglia sul tegame, come fosse un coperchio. Risvoltare l’eventuale eccesso di pasta e chiudere bene i bordi. Bucherellare tutta la superficie della sfoglia per evitare che, durante la cottura, la pasta si gonfi.

Lasciare cuocere in forno per 20 minuti circa, fino a doratura della sfoglia. Tolta dal forno, la Tarte tatin va lasciata riposare una decina di minuti, poi, ancora tiepida, va capovolta su un piatto (o un tagliere) di portata.

Guarnire con foglioline di timo fresco. Ottima tiepida, da gustare a fette in un brunch all’aperto.